Capitolo 23: Un vestito per Hana.
L’aria del dopo-esami era finalmente tornata leggera, quasi festosa. I volti dei ragazzi, prima tesi e silenziosi, ora erano pieni di risate e chiacchiere. Akari si voltò verso gli altri con un sorriso soddisfatto mentre il sole filtrava dai vetri, dorando i loro volti.
-"Ah, alla fine gli esami sono andati bene a tutti. Aoi, come sempre, è stata la migliore" disse con voce serena, intrecciando le dita dietro la schiena mentre ondeggiava leggermente sul posto.
-"Già, ma da lei ce lo aspettavamo, no?" rispose Souta ridendo e dandole una pacca leggera sulla spalla.
Ayumi alzò una mano al cielo, come se volesse brindare simbolicamente. -"Io non posso lamentarmi. Pensavo mi fosse andata peggio... invece mi è andata bene!" disse con un sorriso sincero, gli occhi che brillavano di una soddisfazione conquistata.
Fu allora che Yuna si staccò dal gruppo con un’energia esplosiva e uno sguardo deciso. -"Ok, ho deciso. Organizzerò una festa!" esclamò, battendo le mani con entusiasmo.
Ayumi la guardò sorpresa, inclinando leggermente la testa. -"Eh? Una festa? Così all’improvviso?"
-"Sì! Basta che chiedo ai miei genitori e... sarà fatta! Non voglio che questo momento passi senza celebrarlo!" disse Yuna tutta felice, come se avesse già in mente ogni dettaglio.
Akari letteralmente saltò sul posto. -"Davvero? Quando? Dove? Cosa dobbiamo portare?" chiese con gli occhi pieni di scintille.
-"Non vedo l’ora, dai!" aggiunse ridendo.
Souta la guardò, scrollando la testa. -"Akari, ogni volta che senti la parola festa ti trasformi in un’altra persona, eh?"
-"Già! Ma che ci posso fare? è più forte di me!" rispose lei facendo un piccolo cenno teatrale con la mano, come una diva.
In quel momento Ayumi si guardò intorno, improvvisamente più seria. -"A proposito... dove sono Akihiro e Aoi?"
Yuna si strinse nelle spalle, poggiando un dito sul mento pensierosa. -"Eh? Akihiro sta arrivando. Di Aoi però... nessuna traccia per ora."
-"Sapete se anche lei viene?" chiese Akari, sempre più impaziente.
-"Sì, dovrebbe venire" confermò Ayumi con un cenno tranquillo.
Poi, però, sbuffò appena, incrociando le braccia.
-"Quei due dovevano fare tardi proprio oggi che abbiamo la giornata libera? Che senso ha?"
Ma proprio in quel momento, una voce allegra arrivò in lontananza. -"Ragazziiii!"
Tutti si voltarono di scatto. Akihiro stava correndo verso di loro con lo zaino a tracolla e Aoi al suo fianco, leggermente arrossata, mentre cercava di stare al passo con lui.
-"Eccovi voi due!" sbottò Ayumi, le mani sui fianchi. -"Stavamo aspettando solo voi!"
Akihiro si grattò dietro la nuca, imbarazzato. Il suo sorriso era quello classico da “colpevole”.
-"Scusate... abbiamo fatto un po’ tardi..."
Aoi abbassò lo sguardo, arrossendo ancora di più. I capelli le scendevano morbidi sulle guance, che sembravano due piccoli pomi d’amore.
-"Mi ci è voluto più tempo del previsto a prepararmi..." disse sottovoce, con un sorriso timido e disarmante.
Il silenzio durò solo un istante, poi Yuna si avvicinò di colpo e prese Akari e Ayumi sottobraccio.
-"Perfetto, adesso che ci siamo tutti, possiamo iniziare i preparativi per la festa!" esclamò, trascinando le due ragazze con sé.
Souta rise. -"Siamo nelle sue mani ormai."
Akihiro osservò Aoi di fianco a lui, e per un attimo i loro occhi si incrociarono. Nessuno dei due parlò, ma un leggero imbarazzo li avvolse come una coperta tiepida. Erano entrambi diversi, in quel momento. Più vicini, eppure ancora così silenziosamente lontani.
Akihiro osservò Yuna che si allontanava tutta eccitata, poi si voltò verso gli altri con un’espressione un po’ perplessa.
-"Aspetta, Yuna... quale festa?" chiese, alzando un sopracciglio.
Nessuna risposta. La ragazza era già troppo presa a parlare con Akari e Ayumi, come se il mondo attorno non esistesse più.
Souta scrollò le spalle con un sorrisetto. -"Ha detto che vuole organizzare una festa... tipo come premio post-esami, no?"
Aoi si sporse un po’ in avanti, curiosa, con le dita intrecciate davanti a sé. -"In che senso? Intendi... una festa a casa sua? Come farà da sola?"
Souta incrociò le braccia, riflettendo. -"Mh... non lo so. Però ha detto che le basta chiedere ai suoi genitori. E, conoscendoli..."
Akihiro sospirò e li guardò entrambi con un'espressione consapevole. -"C’era da aspettarselo... I suoi genitori probabilmente ci troveranno un posto in qualche locale famoso."
Aoi lo guardò sorpresa, sollevando le sopracciglia. -"Un posto famoso? Che intendi?"
Akihiro fece un piccolo gesto con la mano, come a disegnare l’immagine. -"Hai presente quei locali super lussuosi, con vetrate enormi, buffet infiniti e musica lounge in sottofondo? Ecco, uno di quelli. è il loro stile."
Souta spalancò gli occhi. -"Davvero? Allora non vedo l’ora!" esclamò quasi saltando sul posto.
Anche Aoi sembrava colpita. -"Wow... allora sarà qualcosa di davvero speciale."
Akihiro lanciò un ultimo sguardo verso Yuna, prima di sospirare piano. -"Beh, dai... raggiungiamoli" disse, iniziando a camminare con gli altri dietro di lui.
Il gruppo si avvicinò a Yuna, Akari e Ayumi, che sembravano già immerse nei dettagli dei preparativi. Akihiro si fece largo tra le chiacchiere e si rivolse direttamente a Yuna.
-"Ehi, hai già chiamato i tuoi genitori?"
Yuna si girò verso di lui con un grande sorriso. Akari, accanto a lei, quasi saltellava per l’eccitazione. -"Sì! Li ho appena sentiti e... sorpresa! Hanno già prenotato un posto bellissimo!" rispose con un tono trionfante.
Akihiro si passò una mano tra i capelli, come se si fosse arreso al destino. -"Ringraziali da parte nostra... anche se, davvero, non c’era bisogno di organizzare tutto questo."
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Yuna rise e gli diede una pacca decisa sulla spalla. -"Oh, smettila di essere così serio! è una festa, divertiti!"
-"Sì, Nakahara-kun, ha ragione Yuna! Ogni tanto lasciati andare anche tu!" aggiunse Akari, battendogli le mani vicino al volto come per svegliarlo.
Mentre ridevano, Ayumi si avvicinò silenziosamente. Il suo sguardo era più calmo, attento. Si mise accanto ad Akihiro, così vicino che i loro corpi quasi si toccarono.
-"Tranquillo, non devi sentirti in colpa. Ti meriti anche tu un po’ di felicità..." sussurrò.
Akihiro la guardò, sorpreso da quanto fosse vicina. I loro occhi si incrociarono per un istante sospeso nel tempo.
-"Ahh. scusami Akiiro." disse Ayumi in panico
-"Perché stai chiedendo scusa?" chiese lui, con tono pacato ma incuriosito.
Ayumi spalancò leggermente gli occhi, come se si fosse resa conto solo in quel momento della distanza tra di loro.
-"Eh?"
Poi abbassò lo sguardo e pensò, mordendosi appena il labbro: -"Ma... com’è possibile che non ha sentito nulla...?"
Scosse la testa velocemente e alzò le mani davanti a sé. -"Ah! N-no, niente! Davvero, lascia stare!"
Akihiro la osservò ancora per un istante, come se volesse dirle qualcosa, ma poi distolse lo sguardo, lasciandosi trascinare dal resto del gruppo che ormai si stava dirigendo fuori dall’atrio.
Il sole di primavera era alto, il cielo limpido. E quella giornata prometteva di essere solo l’inizio di qualcosa che nessuno di loro avrebbe dimenticato.
Il pomeriggio proseguì tranquillo, scivolando in quell’atmosfera leggera e spensierata che segue sempre la fine degli esami. Le ragazze avevano deciso di approfittare della giornata libera per andare a fare shopping in vista della festa, chiacchierando animate tra risate e commenti su vestiti, accessori e colori.
Akihiro e Souta, invece, si erano limitati a osservarle allontanarsi senza particolare interesse.
-"Sai una cosa?" disse Souta, con le mani dietro la testa e lo sguardo al cielo. -"Tutta questa corsa ai vestiti non fa proprio per me."
Akihiro annuì, sorridendo. -"Nemmeno per me. Anche perché tanto poi finiamo per metterci le prime cose che troviamo nell’armadio."
Souta rise. -"Appunto! E allora sai che facciamo? Vieni a casa mia. Ci spariamo un paio di partite alla console."
Akihiro lo guardò un po’ titubante. -"Sei sicuro? Non è che disturbo?"
-"Ma figurati!" ribatté Souta con entusiasmo. -"I miei non ci sono oggi, quindi possiamo anche urlare senza che nessuno dica nulla."
Un sorriso si fece largo sul volto di Akihiro. -"Va bene, ma ti avverto... vincerò io"
Souta scoppiò a ridere. -"Illuso!"
Così i due si diressero a casa di Souta. Dopo essersi sistemati, si buttarono letteralmente sul divano, accendendo la console con una certa solennità, come se stessero per affrontare una battaglia importante.
I minuti si trasformarono in ore, le sfide si susseguivano tra urla, esultanze e prese in giro continue. L’atmosfera era quella di un pomeriggio d’infanzia ritrovata.
-"Ehh? Già si è fatto buio?" esclamò Akihiro, guardando fuori dalla finestra mentre si grattava la testa.
Souta sbirciò l’orologio. -"A quanto pare sì... il tempo vola quando ci si diverte."
Akihiro si alzò stiracchiandosi. -"Grazie per il pomeriggio, Souta. Mi ci voleva proprio. Ci vediamo domani."
-"Ci conto!" rispose l’amico, alzando la mano in segno di saluto.
Camminando per le strade illuminate solo da qualche lampione e dai riflessi delle vetrine ancora aperte, Akihiro sentiva l’aria della sera accarezzargli il volto. Aveva appena svoltato l’angolo, quando...
-"Ehi, ma guarda un po’ chi si rivede!" esclamò una voce familiare.
Davanti a lui c’erano Yuna, Aoi, Ayumi e Akari, ognuna con diverse buste da shopping tra le braccia.
Akihiro sbatté le palpebre, incredulo. -"Cosa? Siete ancora in giro?"
Yuna lo fulminò con uno sguardo finto accusatorio. -"Noi? Più che altro... tu! Non sei ancora tornato a casa?"
Akihiro si strinse nelle spalle. -"Ho passato il pomeriggio con Souta. Giochi, console, solita roba. E voi invece? Shopping fino ad ora?"
Le ragazze si guardarono tra loro e risero, un po’ imbarazzate.
-"Ovviamente!" disse Akari, tutta entusiasta. -"Domani è la festa, dovevamo trovare qualcosa di perfetto!"
Le parole colpirono Akihiro come un fulmine a ciel sereno. -"Aspettate... domani? La festa è già domani?! Io e Souta non abbiamo comprato niente!"
Yuna si voltò di scatto, gonfiando le guance. -"Hmph! Nessuno vi ha detto di non comprare nulla. Non è colpa nostra se siete rimasti indietro!"
Akihiro fece un passo indietro, colto alla sprovvista. -"Ma come facevamo a immaginarlo? Nessuno ci ha detto che fosse così presto!"
Yuna scoppiò a ridere. -"Tsk, dai! Conosci i miei genitori... appena dico ‘festa’ loro prenotano tutto in cinque minuti!"
Akihiro abbassò lo sguardo, sconfitto, poi notò le buste che avevano tra le mani. -"Ehm... ragazze... tutte quelle buste?"
Aoi, Ayumi e Akari cercarono di nasconderle dietro la schiena, ma ormai era troppo tardi. Yuna si piazzò subito davanti a lui, con le mani alzate.
-"Fermo lì! Non guardare!"
Akihiro si tirò indietro, confuso. -"Cosa? Perché no?!"
Yuna ridacchiò sotto i baffi. -"Perché è un segreto!"
Akihiro fece un’espressione sconsolata. -"Ma io volevo solo dare un’occhiata ai vestiti..."
Yuna si portò un dito sulle labbra e sorrise in modo malizioso. -"Certo che li vedrai. Domani. Sono un segreto ben custodito. Del resto, lo hanno scelto apposta per farti innamorare."
Appena finì la frase, Aoi, Ayumi e Akari si girarono di scatto verso di lei.
-"Y-Yuna!" gridarono in coro, cercando di tapparle la bocca.
Akihiro, invece, era rimasto immobile, gli occhi spalancati e il cuore che sembrava fare un salto.
-"C-cosa? Che intendi dire?" balbettò, cercando di leggere negli occhi di Yuna una risposta.
Ma prima che potesse riceverne una, le ragazze trascinarono via Yuna, ancora tutta sorridente.
-"A-Allora noi andiamo!" disse Ayumi, quasi correndo mentre cercava di contenere il disastro.
E così, in un attimo, Akihiro rimase da solo sotto i lampioni, con mille pensieri in testa e una curiosità che ormai gli bruciava dentro.
Appena le ragazze si allontanarono, Akihiro prese subito il telefono e mandò un messaggio a Souta.
?La festa è domani.?
Non passò neanche un minuto che arrivò la risposta.
?COSA?! Aspettami lì!?
Poco dopo, Souta sbucò all’angolo della strada, leggermente sudato ma con il solito entusiasmo stampato sul volto.
-"Bene bene! Quindi è domani, eh?" disse, sistemandosi la giacca sulle spalle.
Akihiro annuì, ancora pensieroso. -"Sì... a quanto pare è tutto già deciso."
Souta alzò un pugno al cielo come se fosse una sfida personale. -"Perfetto! Conosco un posto che tiene aperto fino a tardi. Possiamo fare acquisti anche adesso."
Akihiro lo guardò sorpreso. -"Davvero? Incredibile... allora andiamo subito!"
-"Dai, muoviamoci!" disse Souta, già avviandosi con passo veloce.
Nonostante l’ora, i due raggiunsero il negozio in questione, un piccolo centro commerciale illuminato con luci calde e rassicuranti. All’interno c’erano ancora alcuni clienti sparsi, e il personale sembrava abituato a quei pochi ritardatari dell’ultimo minuto.
Mentre Souta si diresse subito verso il reparto maschile, Akihiro si fermò davanti a una zona piena di abiti colorati per bambine.
-"Ehi Akihiro, non è da quella parte che dobbiamo andare..." disse Souta, fermandosi a guardarlo incuriosito.
Akihiro sorrise con dolcezza. -"Lo so. Ma vorrei comprare qualcosa per Hana. Mi piacerebbe che venisse anche lei alla festa."
Souta lo osservò per un momento, poi annuì con un sorriso. -"Capito. Bravo fratello maggiore."
Dopo alcuni minuti passati a cercare e provare davanti agli specchi, i due uscirono dal negozio con le mani piene: Akihiro con due buste, Souta con una.
Il vento della sera era diventato più fresco e le strade si erano fatte silenziose quando Akihiro rientrò a casa. Appena aprì la porta, una voce familiare lo accolse... e non in modo amichevole.
-"Fratellone! Dove sei stato? è tardissimo!" sbottò Hana, con le guance gonfie e le braccia incrociate.
Appena la vide, Akihiro le rivolse un sorriso affettuoso. -"Scusa, Hana. Ero fuori a fare delle cose importanti."
Gli occhi della sorellina caddero immediatamente sulle buste che teneva in mano. -"E quelle? Che cos’hai comprato?"
Akihiro abbassò lo sguardo sulle buste e poi la guardò di nuovo.
-"Yuna ha organizzato una festa. Ci saranno io, i miei amici... e mi sono chiesto se ti andasse di venire anche tu."
Gli occhi di Hana si illuminarono come stelle. -"Una festa?! Con Yuna? Voglio venirci anche io!" esclamò saltando sul posto.
Akihiro rise e le passò una delle buste. -"Allora... tieni."
Hana la prese con un’espressione curiosa e iniziò a tirare fuori lentamente il contenuto. -"Eh...? è un... vestitino?"
Quando lo srotolò completamente, le brillò lo sguardo. -"Woooow! è bellissimo! Sembra uscito da un sogno!"
Akihiro si abbassò per accarezzarle i capelli. -"Appena l’ho visto, ho pensato subito a te. Sono sicuro che ti starà benissimo."
A quelle parole, Hana rimase in silenzio per un attimo. Poi, senza dire nulla, corse tra le sue braccia e lo abbracciò forte, affondando il viso contro il suo petto.
-"Grazie... grazie fratellone... ti voglio bene..." mormorò tra le lacrime.
Akihiro la strinse piano, mentre un sorriso dolce e silenzioso gli si disegnava sul volto. -"Anch’io, Hana. Anch’io ti voglio bene."